ATTENZIONE! Se sei facilmente impressionabile dai colpi di scena, dai rovesci fulminanti e dalle battute che sfidano la gravità, ti consiglio di fermarti qui. Il torneo di Padel maschile e femminile organizzato dal Blu Padel in collaborazione con “Padellissimi” è stato un turbinio di emozioni, sberleffi, sudore e gridolini, con ben 40 partecipanti pronti a sfidarsi fino all’ultimo smash!
Torneo Maschile: “La battaglia degli Dei (del Padel)”
Nel Girone A, la coppia Cilione/Carloni non ha lasciato nulla al caso. Se fossero stati gladiatori romani, probabilmente avrebbero fatto urlare il pubblico “Ave, Padel!”, dominando ogni match e lasciando agli avversari solo la misera consolazione di aver perso con stile. Con un Cilione in versione “Alunno diligente”, che ascoltava attentamente ogni lezione impartita dal suo compagno e maestro Carloni, la coppia si è issata con un maestoso 4-0.
Il dramma si è consumato, però, all’ultima partita: De Ramundo/Ghinassi, più carichi di adrenalina di una lattina di Red Bull, hanno strappato il biglietto per la semifinale battendo la coppia Salice/Del Moro, con il buon “El Peps” Salice che ha lottato come se fosse l’ultima tortilla.
Girone B, invece, è stato teatro di una vera mattanza: Izzo/Marconi hanno lasciato solo 2 games sul campo, come fossero le briciole di un cornetto alla marmellata, vincendo ogni partita con l’eleganza di un direttore d’orchestra. Dietro di loro, con un pizzico di sudore e tanta determinazione, si sono qualificati anche Martuscielli/Ales, che continuano a essere i Rocky Balboa del padel: non importa quanto vengano colpiti, sono sempre lì, a incassare e rilanciare!
Le semifinali sono state uno spettacolo degno del Colosseo, con Cilione/Carloni contro Martuscielli/Ales. Stefano Cilione ha giocato come se stesse sfidando se stesso alla playstation, ma con una mano legata dietro la schiena. Con Carloni che, tra un consiglio e l’altro, lanciava pure occhiate d’intesa al pubblico, la vittoria è stata inevitabile. I poveri Martuscielli e Ales hanno dovuto ancora una volta fermarsi a un passo dalla gloria, ma lo stile c’era tutto!
Nell’altra semifinale, Izzo/Marconi hanno deciso di dare una dimostrazione di fisica avanzata, facendo sembrare De Ramundo/Ghinassi come due turisti dispersi in un campo da padel: poche possibilità, e tanti smash ricevuti in faccia (metaforicamente parlando, eh!).
LA FINALE: Il match conclusivo tra Izzo/Marconi e Cilione/Carloni è stato un vero spettacolo. Nonostante il risultato finale, Izzo/Marconi hanno giocato benissimo, dimostrando di essere una coppia affiatata e capace di dare filo da torcere fino all’ultimo. Hanno risposto colpo su colpo, sfoderando smash e recuperi da manuale, e il loro gioco è stato aggressivo e spettacolare, tenendo il pubblico con il fiato sospeso. Tuttavia, la freddezza e l’esperienza di Cilione/Carloni sono state decisive. Con pochissimi errori non forzati e un gioco solido, hanno chiuso il primo set con un netto 6-2.
Nel secondo set, Izzo e Marconi sono riusciti a mettere in campo tutta la loro grinta, lottando su ogni punto e rendendo la partita più equilibrata. Ma alla fine, Cilione/Carloni, con la precisione di un orologio svizzero, hanno portato a casa il set 6-4, aggiudicandosi così il titolo. Onore a Izzo/Marconi, che nonostante la sconfitta hanno dimostrato grande qualità e combattività, rendendo la finale un vero spettacolo per tutti gli appassionati!
Torneo Femminile: “La danza delle Padel Queen”
Passiamo ora al Torneo Femminile, dove le amazzoni del padel hanno dimostrato che, quando si tratta di colpire palline con potenza e precisione, non c’è differenza di genere.
Nel Girone A, le partite sono state così combattute che pareva di vedere una maratona Netflix: un colpo di scena dopo l’altro! La coppia Fiore/Alessandrini ha vinto ogni partita come se avesse il copione già scritto, seguita da Di Dio/Alfano, che hanno battuto con un colpo di genio le combattive Mondini/Iapoce all’ultimo respiro.
Il Girone B ha visto protagoniste delle coppie che, anche se nuove di zecca, si sono comportate come se giocassero insieme dalla preistoria. Parente/Laudati hanno guidato il gruppo come due supereroine, con Deiana/Cancedda che hanno strappato il secondo posto con grinta e spirito di squadra.
Le semifinali: La prima semifinale ha messo di fronte Parente/Laudati contro Di Dio/Alfano, in una partita che avrebbe fatto perdere la pazienza anche a Buddha. Tie-break al cardiopalma, e alla fine, come nei migliori thriller, Di Dio/Alfano sono riuscite a spuntarla e a prenotare un posto nella finalissima.
L’altra semifinale ha visto la coppia Fiore/Alessandrini praticamente prendersi un caffè sul campo, tanto è stata rapida la vittoria su Deiana/Cancedda, che non hanno potuto far altro che applaudire le avversarie.
FINALE FEMMINILE: La finale femminile si è aperta con Di Dio/Alfano decise a vendere cara la pelle. Hanno giocato come vere guerriere, rispondendo a ogni colpo con precisione e mettendo a segno colpi spettacolari che hanno fatto alzare il pubblico in piedi più volte. Tuttavia, dall’altra parte della rete, Fiore/Alessandrini sembravano possedute da una calma olimpica. Hanno giocato in maniera chirurgica, quasi robotica, con pochissimi errori gratuiti. Ogni pallina era un missile teleguidato, e nonostante Di Dio/Alfano abbiano fatto di tutto per rimanere aggrappate alla partita, Fiore e Alessandrini hanno saputo sfruttare ogni minima occasione.
Risultato finale? uN 6-1/6-2 che non lascia spazio a dubbi: la coppia Fiore/Alessandrini ha meritato il titolo, portandosi a casa la vittoria con classe e sangue freddo. Onore a Di Dio/Alfano, che hanno giocato alla grande, ma contro la precisione svizzera di Fiore e Alessandrini c’era poco da fare!
Insomma, la giornata di domenica è stata una di quelle che resteranno negli annali del Blu Padel, e il divertimento è stato assicurato per tutti, dagli atleti ai tifosi con la birra in mano. La prossima sfida? Il torneo misto del 29 settembre. E voi, siete pronti per un’altra dose di padel e risate?